Grande attesa per l'inaugurazione del presepe in Piazza San Pietro in programma per venerdì 10 dicembre nel tardo pomeriggio, alle ore 17:00, e nell'occasione verrà rivelato al pubblico anche l'albero di Natale, un abete rosso alto 28 metri in arrivo a Roma direttamente dalle Dolomiti Paganella, precisamente da Andalo, in provincia di Trento.
Il presepe giungerà nella capitale da molto più lontano, quest'anno, infatti, è stato prescelto il Perù, cogliendo l'occasione per celebrare anche il bicentenario dell'indipendenza della nazione sudamericana, così dal villaggio di Chopcca (che si trova nel sud del paese) partiranno per un lungo viaggio verso Roma le oltre 30 opere d'arte create da cinque illustri artisti andini.
Le premesse sono grandiose e non vediamo l'ora di ammirare le statue a grandezza naturale, ovviamente vestite con costumi tipici della comunità di Chopcca e in particolare Gesù Bambino avvolto in una colorata coperta Huancavelica e legato con la cintura intrecciata.
A rendere ancora più realistica la rappresentazione vi sono animali tipici della Huancavelica, tra cui lama, alpaca, oche andine, condor e molti altri, sempre realizzati con materiali tipici della zona peruviana.
Un'occasione unica per approfondire la conoscenza le tradizioni del Perù ammirando il presepe che per 45 giorni sarà ospitato in Piazza San Pietro e magari trarre ispirazione per inserire nel proprio presepe qualche elemento delle Ande.
Più tradizionale il presepe allestito nell'Aula delle Udienze Pontificie (nota anche come Aula Paolo VI o Aula Nervi) che quest'anno sarà realizzato dai giovani di Gallio (in provincia di Vicenza). Con statue a grandezza naturale, come il presepe peruviano di Piazza San Pietro, ispirate però in questo caso alla tradizione italiana e con l'immancabile "stallotto", la casetta in legno che ospita la Sacra Famiglia realizzata con il legno dei boschi dell’Altopiano di Asiago che sono stati tristemente devastati dalla tempesta del 2018, un monito di come dagli eventi tragici si possa costruire qualcosa di nuovo e di prezioso.